WhatsApp sarà gratuito: abolito l’abbonamento annuale!


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Il fondatore di WhatsApp, Jan Koum ha appena annunciato che l’azienda ha deciso di eliminare l’abbonamento annuale richiesto, un modo per avvicinare più persone alla piattaforma IM ed eliminare le barriere economiche. La notizia arriva a sorpresa, l’applicazione conta infatti oltre 900 milioni di utenti mensili e ciò equivale in questo momento a quasi 1 miliardo di dollari l’anno con i soli abbonamenti.

Non funziona proprio bene

Lo ha affermato lo stesso Koum nel corso della conferenza DLD che si sta tenendo a Monaco, perché poco meno di un dollaro può non sembrare un grande ostacolo, ma la necessità di inserire i dati della propria carta sugli store virtuali (AppStore, PlayStore etc…) ha creato fino adesso delle limitazioni. Il costo annuale verrà abolito immediatamente su tutte le piattaforme, serviranno tuttavia alcune settimane prima che l’intera infrastruttura di pagamento venga tolta da tutte le applicazioni mobili. E in caso ve lo stesse chiedendo, non è previsto alcun rimborso per chi ha appena pagato o lo farà nelle prossime ore o giorni.

 

Jan Koum

Jan Koum in una foto di Asa Mathat

 

Mark Zuckerberg e Jan Koum rinunceranno dunque all’unico ingresso certo generato da WhatsApp, una scelta controcorrente che vedrà di certo affacciarsi un nuovo modello di business. Pare che l’obiettivo principale sia al momento quello di avvicinare aziende e utenti, esattamente come avviene su Facebook grazie alle Pagine, ma si vuole evitare lo spam e la pubblicità sgradita.

Chiaro che le persone vogliono sapere come possiamo mantenere WhatsApp senza il costo dell’abbonamento annuale e se l’annuncio di oggi possa aprire all’ingresso della pubblicità nella piattaforma. La risposta è no. Da quest’anno proveremo degli strumenti che permettono di utilizzare WhatsApp per comunicare con organizzazioni e con il mondo del business che interessa. Questo significa comunicare con la propria banca se le ultime transazioni siano sospette o meno, oppure con una compagnia di linea su eventuali ritardi del volo. Noi tutti riceviamo simili messaggi già oggi – attraverso i classici SMS e le chiamate – noi vogliamo testare degli strumenti che permettano di farlo anche su WhatsApp, offrendovi ancora un’esperienza d’uso senza pubblicità e spam.

La strategia potrebbe essere vincente, d’altronde anche dietro Facebook Messenger si nasconde un modello simile (supportata dall’applicazione Facebook che di pubblicità invece ci vive). Koum ha quindi preannunciato questo importante cambio di direzione, ma sul nuovo modello ha anche svelato che “non è stata scritta ancora una singola linea di codice“.

Si tratta come ovvio di una scommessa che punta sulla lunga distanza, una mossa che interromperà il flusso di denaro da WhatsApp in vista del nuovo modello.

Fonte: hdblog.it