Ferrari: Kimi in ‘rosso’ Torna Raikkonen “Non vedo l’ora”


Roma, 12 set. – E venne il giorno del ritorno di “Iceman”. Dopo settimane di voci e indiscrezioni, il Kimi Raikkonen-bis alla Ferrari e’ certezza con tanto di biennale firmato. Gia’ dopo il Gran premio di Monza Felipe Massa aveva lasciato intendere che la sua avventura a Maranello era al capolinea (“questa e’ stata una gara importante per il mio futuro, ma non vuol dire che il futuro sia solo in rosso”) e quando ieri ha annunciato che non avrebbe guidato la Ferrari nel 2014, c’erano pochi dubbi sul nome del suo sostituto.
Saluti commossi per Felipe (“un compagno davvero unico per professionalita’ e lealta’”, il tributo di Fernando Alonso, “si e’ sempre comportato da vero uomo squadra, sara’ sempre parte della nostra famiglia”, gli fa eco Stefano Domenicali), bentornato Kimi. Classe ’79, in Formula Uno nel 2001 con la Sauber Petronas, Raikkonen comincia a mostrare da subito il suo talento, al punto da guadagnarsi un contratto in McLaren l’anno successivo. E dopo una prima stagione di apprendistato, nel 2003 arriva a contendere il titolo a un certo Michael Schumacher, finendo secondo nella classifica finale, ad appena due punti. Nonostante i problemi di affidabilita’ e competitivita’ delle Frecce d’argento, Raikkonen si dimostra un pilota costante, solido e se nel 2005 ottiene un altro secondo posto nel Mondiale piloti con sette vittorie, cinque pole e cinque podi, il merito e’ soprattutto suo. Non e’ un caso se la Ferrari lo sceglie per il dopo-Schumi e alla sua prima stagione in Rosso, e’ il 2007, debutta con una vittoria in Australia, prima tappa di un cammino che lo vedra’ laurearsi campione del mondo. Sara’ l’ultimo titolo iridato che festeggeranno a Maranello con Raikkonen che, nelle successive due stagioni, riuscira’ pero’ a prendersi poche soddisfazioni. Scaricato per far posto ad Alonso a fine 2009, “Iceman” per due anni si cimenta nel rally con alterne fortune, fino a subire il fascino del richiamo del circus. Torna al volante di una F1 nel 2012, con la Lotus, e dimostra che non c’e’ alcuna ruggine: cinque volte sul podio, compresi tre secondi posti, fino alla prima vittoria ottenuta a inizio anno in Australia e il record, interrotto a Spa, di 27 gare di fila a punti. Numeri che hanno spinto la Ferrari a richiamarlo, un po’ perche’ stufi degli alti e bassi di Massa, un po’ perche’, con la novita’ dei motori turbo alle porte, uno dell’esperienza di Kimi fa comodo.
E anche se in passato Montezemolo e’ apparso piuttosto scettico sulla possibilita’ di avere in squadra due numeri uno (lo dimostra la filosofia Ferrari sia nell’era Schumacher che nei quattro anni di Alonso), alla fine si e’ scelta la strada del “Dream Team”, con una coppia di piloti che ha pochi eguali nella storia recente del circus. Del resto, si parla del meglio del meglio, con Raikkonen ed Alonso che sono considerati come due dei quattro piloti piu’ forti in circolazione assieme a Vettel ed Hamilton. Certo, c’e’ da capire come andra’ la convivenza fra due galli nello stesso pollaio e il passato – vedi l’esperienza dello spagnolo in McLaren nel 2007 con Hamilton – non e’ incoraggiante per quanto Alonso abbia piu’ volte ribadito che il suo problema non era il compagno di squadra ma le promesse non mantenute dal team. Ora la prova del nove con Raikkonen, un ingaggio fortemente voluto dalla Ferrari per provare a lanciare l’assalto almeno al Mondiale Costruttori e magari, chissa’, cercare di ‘raddrizzare’ Alonso. Negli ultimi tempi le uscite dello spagnolo, dal ‘vorrei come regalo la macchina degli altri’ al ‘scemi/geni’ delle qualifiche di Monza, hanno turbato l’armonia di Maranello. E se divorzio dovesse mai essere, sarebbe meno doloroso con un Raikkonen in piu’. Dal finlandese, che ritrova come direttore tecnico James Allison, parole al miele per il nuovo partner e l’ambiente.
“Sono davvero contento di ritornare a Maranello dopo averci trascorso tre anni fantastici e ricchi di vittorie, non vedo l’ora di tornare alla guida di una Rossa, di ritrovare tante persone con le quali ho stretto forti legami e di lavorare insieme a Fernando, che ritengo un pilota straordinario, per regalare alla squadra i successi che si merita”. Lo spagnolo, dal canto suo, ha dato il benvenuto al suo “nuovo compagno di viaggio: insieme dovremo affrontare una sfida tecnica e sportiva molto impegnativa a partire dal prossimo anno”. Ma la vera sfida e’ quella che attende Domenicali, che dovra’ gestire i due e riportare finalmente la Ferrari dove merita di essere.

Fonte: www.agi.it